Dettagli Gennaio-Giugno 2020, Vol. 43, N. 1 Eco Mente 2020;43(1):153 Scarica il PDF (8,4 kb) Citazione Cancrini L. Ricordo di Sara. Eco Mente 2020;43(1):153. Scarica la citazione: BibTex EndNote Ris Altro dagli autori Articoli di Luigi Cancrini Ricordo di Sara titolo - split_articolo,controlla_titolo - art_titolo Ricordo di Sara autori - vau_aut_id Luigi Cancrini testo - art_testo Ho visto Sara due volte. Nella fotografia scattata durante una cena del gruppo di training di sua madre Vivian con Maria Laura Vittori, Francesca De Gregorio e Sara Gentilezza e nel corso di una videolezione su Zoom durante il lockdown. Me ne è rimasta l’immagine di un fiore aperto su un gambo alto ed inclinato. Sorridente e malinconico il suo viso proprio come sorridente e malinconica è a volte la bellezza di un fiore che inizia a sentire la fatica del tempo. Ho sentito di Sara nei racconti di sua madre Vivian e di suo padre Marco, giustamente e naturalmente innamorati del suo sorriso e dei suoi silenzi, della sua stanchezza infinita e della sua voglia tenace di vivere. Di esserci, nel rapporto con chi ha avuto la fortuna di volerle bene. Penso e ripenso a Sara, ora che non v’è più, come si pensa ad una manifestazione di qualcuno o di qualcosa che è esistito solo per celebrare la bellezza. Il petalo di un fiore, le note di una frase musicale, il breve concedersi di un paesaggio nel momento dell’alba o del tramonto. Le cose belle, fragili e felici, senza di cui la vita non avrebbe alcun senso.