La notte stellata
La rivista online di psicologia e psicoterapia

Francesco Colacicco1



Nei precedenti numeri della Rivista abbiamo utilizzato novelle o brani di romanzo per segnalare la somiglianza straordinaria che c’è fra lo scrittore e il terapeuta nel loro tentativo di entrare nel funzionamento della mente di un uomo. Sulla strada indicata per primo da Freud che considerava all’altezza estetica di un romanzo la ricostruzione personale della sua psicoanalisi.
Quello che proponiamo oggi, in questo numero della nostra Rivista, è un discorso analogo ma in qualche modo rovesciato: partendo dal tentativo di immaginare il terapeuta al lavoro come un poeta che guarda ad una notte stellata (è questo il titolo scelto da Francesco Colacicco e da Dedalus per la loro rivista online). Alla ricerca del modo in cui (io l’ho scritto di recente) il mondo delle emozioni scomposte dalla sofferenza sia davvero un mondo di cui è possibile percepire, riconoscere e raccontare le regolarità e ricomporre l’armonia. O la poesia.


In previous issues of the Journal we used tales and parts of novels to point out the extraordinary resemblance between the writer and the therapist in their attempt to enter into the workings of the human mind. We are, in this way, going down the road that was first indicated by Freud, who considered personal reconstruction in his analysis of the same aesthetic value of a novel.
What we propose today in this issue of our Journal is a similar but inverted discourse: our starting point is an attempt to imagine the therapist at work as a poet staring at a starry night (which is also the title chosen by Francesco Colaccico and Dedalus for their online magazine), in search of the way in which (I wrote about this recently) the world of decomposed emotions due to suffering is actually a world in which it is possible to perceive, recognize and retell a story of normality and to re-establish harmony. Or poetry.


En números anteriores de la Revista utilizamos cuentos o partes de novelas para indicar la extraordinaria similitud que hay entre el escritor y el terapeuta en su intento de entrar en el funcionamiento de la mente humana. Es un camino que fue indicado por primera vez por Freud que ponía la reconstrucción personal de su análisis, a la altura estética de una novela.
Lo que estamos planteando hoy en el presente número de nuestra Revista, es un discurso análogo pero de alguna manera invertido: empezamos tratando de imaginar al terapeuta en su trabajo como un poeta que contempla una noche estrellada (que es el título elegido por Francesco Colaccico y por Dedalus para su revista digital). En búsqueda del modo (algo que escribí recientemente) en el cual el mundo de las emociones descompuestas por el sufrimiento sea en realidad un mundo del que se puede percibir, reconocer y recontar la normalidad y volver a recomponer la armonía. O la poesía.



Lo scorso mese di aprile è stato pubblicato il primo numero de La notte stellata, la rivista online di psicologia e psicoterapia di cui mi pregio d’essere il direttore e della quale Ecologia della mente mi ha chiesto d’annunciarne l’uscita.
Sono onorato di questo invito, per l’indubbia importanza che la rivista del Centro Studi ha nel nostro campo e per il valore prezioso che tutti noi le attribuiamo: una «rivista interdisciplinare per la costruzione di un comportamento terapeutico […] che si rivolge ad operatori professionisti impegnati in attività diverse fra loro (psicoterapia, medicina generale, specialità mediche, sociologia, filosofia, ecc.)». Una rivista storica, con un’enorme tiratura, molto popolare nella nostra comunità scientifica e che nel corso degli anni ha avuto il merito di conquistarsi ampi riconoscimenti e tanto prestigio. La rivista del Centro Studi, la nostra rivista, che tanto ci inorgoglisce avere.
Perché La notte stellata? L’iniziativa presa dall’Istituto Dedalus è nata dall’idea nuova di costruire un portale, un magazine, gratuitamente fruibile, che accolga importanti contributi scientifici e li diffonda nella maniera più larga possibile. L’accesso ai contenuti è libero, immediato ed il materiale è subito scaricabile, permettendo a tutti di avvalersene a scopi formativi e clinici.
La rivista si rivolge all’intero mondo della psiche, a tutta la comunità scientifica, mettendosene a disposizione. Vogliamo diffondere la cultura della psiche raccogliendo il contributo di tanti, promuovere idee nuove, studi e ricerche, proposte e suggerimenti, mostrare come si lavora in stanza di terapia e come si fa formazione, ed internet è il canale comunicativo in cui tutto ciò può avvenire con più semplicità.
Questa iniziativa è stata definita da alcuni miei giovani allievi un atto di generosità. Fa piacere sentirselo dire: è un gran bel riconoscimento quello fatto da un allievo che ha difficoltà a comprarsi un libro o ad abbonarsi ad una rivista e rischia, per via della propria condizione economica, di non poter disporre delle conoscenze di cui ha bisogno, per i suoi studi e nel suo lavoro. Ma credo che la rivista non sia solo un atto di generosità, lo è ma non è solo questo: è lo sforzo per permettere alla nostra comunità di condividere forme e mezzi del nuovo linguaggio, di sfruttarne le potenzialità, scoprire nuove possibilità senza paura e conservatorismi. In fin dei conti, e dico una banalità, non si può fare il nostro mestiere fuori dal tempo.
Come sapete l’Istituto Dedalus è associato al Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale. È la nostra famiglia: è qui che ci siamo formati, che siamo cresciuti, che abbiamo costruito rapporti; è qui che ci siamo appassionati al nostro lavoro, appreso valori e regole di funzionamento ed abbiamo imparato a trasmetterli ai nostri allievi. Per questo La notte stellata vorrei che fosse una finestra nelle mura del Centro Studi che si apre sul mondo della psiche, che si rivolge e guarda a tutti coloro che in esso si muovono, scavalcando i confini del singolo approccio e registrando quanto di meglio in esso accade. È perciò un progetto ambizioso, di interazione con gli altri: dalla nostra finestra diffonderemo i nostri discorsi, dalla nostra finestra osserveremo cosa c’è fuori, dalla nostra finestra entreranno le voci degli altri che con noi vorranno comunicare o che richiameranno la nostra attenzione.
La rivista è organizzata in rubriche e contiene articoli scritti e materiale multimediale (video, foto, grafici, tabelle e powerpoint), interviste e lezioni, news e recensioni di libri, riviste ed eventi. C’è anche l’angolo di “arte e psiche”.
È una rivista scientifica. Se ne prendono cura il Comitato di Redazione ed il Comitato Scientifico. Il primo si occupa di raccogliere i contributi, selezionarli, verificarne la corrispondenza alle norme editoriali, provvedere alle interviste ed alla pianificazione del numero da pubblicare. Lo coordina Paola Ricca, una nostra brava didatta. È una squadra formidabile, fatta di giovani campioni. Ognuno dà il suo contributo ed è un’eccellenza nel proprio campo. Ne fanno parte Francesca Fidanza, Patrizia Costante, Angela Viscosi, Rita Accettura, Romina Mazzei, Valentina Cavucci, Viviana Scatola, Roberto Calistri e Igor Siciliano.
Il secondo è composto da un gruppo di autorevoli referee che di volta in volta esprime il proprio parere sul materiale pervenuto in redazione, dando al lettore le necessarie garanzie sul livello scientifico della rivista. È presieduto da Luigi Cancrini ed è composto da Francesco Bruni, Rita Latella, Mirca Da Ronch, Gianmarco Manfrida, Maurizio Coletti, Massimo Pelli, Francesca De Gregorio, Paola Maione, Maddalena Cialdella, Giuseppe Vinci, Sonia Di Caro, Rita D’Angelo.
La rivista si avvarrà di illustri collaboratori. Già nel primo numero sono state pubblicate le interviste a Luigi Cancrini e Lorna Smith Benjamin. Vere e proprie lezioni di due maestri, quella di Lorna sulla terapia ricostruttiva interpersonale e quella di Luigi sulla cura delle infanzie infelici. E poi l’articolo sulle dipendenze di Maurizio Coletti, quello di Francesco de Tiberiis e tantissimi altri contributi e collaborazioni preziose. Nel mio editoriale spiego anche come e perché abbiamo scelto di titolare la rivista con il nome della famosa tela di van Gogh. Un numero molto ricco e che sta suscitando tanto interesse nei nostri lettori.
Ricordatevi, al portale potete accedere direttamente dal vostro computer, cliccando su www.lanottestellata.com, scaricare il materiale che vi interessa ed interagire con la Redazione. Potrete scriverci, trasmetterci i vostri commenti e collaborare con noi inviando le vostre proposte e il vostro materiale.